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Mercedes Classe A 200 CDI BlueEFFICIENCY Sport

Posted by Dr. Pianale su 28 marzo 2013

Mercedes Classe A 200 CDI BlueEFFICIENCY Sport W176

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Ciao a tutti

Una premessa: questa prova (di 1679km in totale) è il risultato della vincita dell’auto in oggetto per un mese intero (più un viaggio di una settimana a Torino) legata al concorso BeADriver di Mercedes-Benz

ESTETICA: 8,5

Il giustizio estetico della nuova Classe A W176 non può prescindere dal passato di Mercedes nel segmento C (o più specificatamente delle Compact Premium) che è da più di 30 anni la chimera e il tallone di Achille della Casa di Stoccarda (vedi: Storia delle Mercedes compatte ). VW/Audi ha trovato nel 1996 la facile soluzione usando per l’A3 le condivisioni con Golf, BMW è andata avanti dal 1994 con due generazioni di Serie 3 Compact, prima di approdare dieci anni dopo a un prodotto definito come la Serie 1 nel 2004 (vedi: Storia delle BMW Compatte ). Mercedes è arrivata buona ultima alla W176 staccando nel 2012 il cordone ombelicale con le C Sport Coupé e CLC nate nel 2001. Necessità assoluta quella di proporre un prodotto il più possibile aggressivo nei confronti delle due concorrenti già affermate per entrare immediatamente in competizione. La soluzione: cancellare totalmente ogni minimo accenno alle due vecchie Classe A e andare sul sicuro prendendo il meglio dalle concorrenti e anche dal resto del segmento C e amalgamarlo sapientemente con gli stilemi delle ultime Mercedes. Ovviamente per dare un impronta maschile e giovanile al prodotto si è scelto un’impostazione delle forme e dei volumi decisamente sportiveggiante, più vicina allo spirito della BMW Serie 1 a quello dell’Audi A3 SportBack. Il risultato è buono, l’auto è bella, sportiva, personale e decisamente aerodinamica (Cx da record di 0,26), ma da alcune angolazioni della fiancata e del posteriore ci sono delle reminiscenze di altre auto (io co vedo un pò di Citroen C4 nella coda, di Renault Megane nella volumetria complessiva e di VW Scirocco nel 3/4 posteriore) e in generale coprendo il caratteristico frontale e la Stella da tutto il resto della vettura si fa fatica a individuarla subito come una Mercedes e diventa piuttosto anonima. Colpisce per l’effetto novità, ho qualche dubbio che con la probabile grande diffusione futura rimanga così fresca e personale da colpire lo sguardo anche fra qualche anno (da questo punto di vista la Serie 1 di Bangle rimarrà per sempre più “tormentata”, ma originale). Probabilmente meriterebbe un voto inferiore all’8,5 che gli ho dato, ma visto quello che hanno combinato le concorrenti con la nuova Serie 1 con in frontale inguardabile e la A3 che non si riconosce dal modello precedente va dato atto a Mercedes di aver fatto qualcosa di nuovo e di buono…mezzo voto in più.

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POSTO GUIDA: 9,5

Non sono molte le berline a Trazione Anteriore che possono vantare un posto guida così basso e allungato, sportivo ma allo stesso tempo comodo. Io mi ci sono trovato benissimo e non ho trovato un abisso di differenza con la BMW Serie 1 che nasce con bel altre caratteristiche, ne con la mia piccola CR-Z che è specificatamente uno coupettino sportivo. I sedili sportivi con poggiatesta alto e integrato sono belli, ben fatti, comodi, sorreggono bene e sicuramente sicuri in caso di incidente con colpo di frusta. Sarebbe da 10 se non fosse l’ennesimo esempio di auto pensata ergonomicamente per il cambio automatico (e chi non ce l’ha peggio per lui!) con il bracciolo centrale troppo alto e che con il cambio manuale sarebbe di impiccio e costringerebbe a un innaturale piegatura del gomito e polso per cambiare.

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PLANCIA E COMANDI: 9,5

Bella e ben fatta, con la chicca delle bocchette di areazione che riprendono la forma di quelle delle ultime Mercedes sportive di alta gamma. Praticamente, a parte il navigatore presente sulla mia, è la plancia della SLS (vedi foto “rossa”). Ergonomicamente ineccepibile, compreso il comodo cambio al volante, e pecca solo nella particolare posizione del frano a mano a pulsante che si trova in basso, sotto il volante a sinistra 

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Ergonomicamente ineccepibile, ben rifinita con plastiche morbide al tatto e con il comodo cambio al volante, pecca solo nella particolare posizione del frano a mano a pulsante che si trova in basso a sinistra sotto il selettore delle luci in una posizione nascosta e unica in tutto il mercato automobilistico.

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STRUMENTAZIONE: 9,5

C’è tutto quello che serve ed è ben visibile sia di giorno che di notte. I 4 strumenti circolari e lo schermo centrale con tutte le indicazioni del computer di bordo sono chiari e facilmente consultabili. Discorso a parte lo schermo del navigatore in posizione alta e ben visibile, ma un pò piccolo, dal bordo sproporzionalmente grosso rispetto allo schermo utile e non touch screen.

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CLIMATIZZAZIONE: 6

Su un auto di questo livello, di questo prezzo e NON in allestimento base è inaccettabile oggi la presenza di serie di un semplice climatizzatore manuale e non automatico. Il funzionamento impostando una temperatura è garantito e l’A/C è potente e adeguata alle dimensioni dell’abitacolo, ma bisogna regolare i flussi a mano se, per esempio, si appannano i vetri o aumentare o diminuire la velocità della ventola se non si riesce a mantenere la temperatura desiderata. Siamo nel 2013, vettura Premium da 30.000 di listino, con le due concorrenti dirette che nell’allestimento identico hanno il clima automatico… si merita un 6. Da segnalare anche la mancanza delle bocchette posteriori (pur in presenza di una voluminosa torretta centrale). Ottima, invece, la fattura e la funzionalità delle belle (IMHO) bocchette di areazione prese identiche dalla CLS (che però costa 200.000 Euro…)

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VISIBILITA’ 7

La forma e la ricerca aerodinamica estrema hanno condizionato la visibilità con una superficie vetrata ridotta. Anteriormente si vede bene, ma la notevole inclinazione del grosso parabrezza anteriore fa un pò “effetto feritoia” da dentro. La definizione “parabrezza panoramico” di altre vetture non fa per lei, sulla Classe A si vede la strada e il resto è meno importante.

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Lateralmente è nella norma, con il 3/4 posteriore un pò massiccio (ma c’è di peggio nel segmento)

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Dietro il lunotto è piccolo e la presenza dei sensori di parcheggio è veramente auspicabile, tanto che sarebbe meglio dotare la vettura di una telecamera posteriore per risolvere ogni problema in manovra.

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Particolare curioso, l’attento studio aerodinamico ha anche un effetto positivo sulla visibilità. Il lunotto posteriore in marcia sotto la pioggia si sporca pochissimo e i vetri laterali non si bagnano ne formano scie d’acqua che partono dal montante A

FINITURA: 8,5

Il discorso è lungo è complesso e averla tenuta per un mese intero mi ha aiutato a capire meglio alcune cose che possono sfuggire guardando, anche attentamente, la vetture in concessionaria o per una breve prova. All’inizio mi sembrava ben fatta, con il particolare dei sedili ottimi e una plancia dell’allestimento Sport che davano un notevole impatto sia qualitativo che scenografico. Più a fondo altrettante soluzioni decisamente di ottimo livello come le guide sedili posteriori coperte,

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il tappetino anteriore con il velcro anche sull’area del poggiapiedi sinistro,

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l’abbondanza di materiale fonoassorbente nei passaruota all’interno del bagagliaio.

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Molto più economiche però altre soluzioni: i tasti della chiusura manuale delle porte che sembrano quelli di plastica di una Fiat anni ‘70,

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l’allineamento non perfetto delle portiere laterali,

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la plastica già scolorita di protezione antirumore dei cavi di ritenuta delle cinture anteriori,

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la lamiera a vista (nel colore dell’auto, quindi grigia) ben visibile nei montanti interni delle porte anteriori.

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E qui il difetto peggiore dell’auto: una forte rumorosità sullo sconnesso (si sente nel video) del gancio piatto e metallico (quindi senza fermi o spessori) di sgancio del sedile posteriore

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ACCESSORI: 9

L’esemplare da me provato era una SPORT con gli ottimi sedili sportivi in pelle con appoggiatesta integrati, i cerchi da 17”, la mascherina cromata, il volante multifunzione in pelle e alluminio e l’interfaccia USB. In aggiunta c’era il Kit Fumatori, il cambio automatico i fari allo Xeno e varie altre cose. A prescindere dal prezzo (35.900 Euro, ma ne parlo dopo) non c’era praticamente nulla si cui lamentarsi se non il clima manuale che abbassa di 1 punto il voto. Ovviamente è espandibile a fisarmonica la lista degli optional, esattamente come il portafoglio necessario per trasformare la Classe A in una Classe S in miniatura…

DOTAZIONI DI SICUREZZA: 10

Il Collision Prevention Assist (i due veicoli con il ! ) e l’Attention Assist (la tazzina di caffè) di serie alzano l’asticella delle dotazioni di sicurezza del segmento. Funzionano veramente e il CPA è utile anche per una maggiore attenzione alle distanze di sicurezza nella normale marcia autostradale. Certo sono sistemi non del tutto adatti al disordinato e anarcoide traffico (autostradale) italiano dove se rispetti la distanza di sicurezza suggerita c’è sempre il coglione che si crede furbo, invulnerabile e con i freni carboceramici che ti si piazza davanti o ti taglia la strada. Nella norma, ma sempre eccellente, i 9 airbag che permettono all’auto di ottenere le 5 stelle EURONcap nella prova di crash. Buono anche il risultato nella prova di investimento pedone che è probabilmente uno dei motivi che hanno portato a disegnare un cofano motore e un frontale alto e prominente per mantenere l’area più morbida. La cosa si nota nello spazio libero c’è fra la lamiera del cofano e la sottostante traversa anteriore che sostiene il parabrezza.

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ABITABILITA’: 8

Hai bisogno di spazio? Ti prendi la Classe B. Mercedes nel momento che pensato la gamma della Classe A e “sorelle” ha fatto questo semplice pensiero. Quindi non c’è una spasmodica ricerca di volumetrie interne da record, facilità di carico o accessibilità. E’ una normale berlina sportiveggiante “bassa” 143cm. In cui però si sta comodi in 4 e c’è spazio per le gambe posteriormente (la BMW Serie 1 ne ha meno, quindi non è così scontato lo spazio a bordo). Purtroppo un pò per lusso ( ormai irrinunciabile ) un pò per convenienza economica il 5° passeggero soffre per la voluminosa torretta centrale (ma senza bocchette di areazione, perché farla così alta, grossa e prominente?) e la presenza del tunnel centrale predisposto per le versioni 4×4

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BAGAGLIAIO: 7,5

Vale il discorso dell’abitabilità. Se qualcuno ha bisogno di più 341dm3 disponibili su due livelli (c’è un discreto doppiofondo data l’assenza della ruota di scorta) si può prendere una B. Noi ci abbiamo viaggiato in 5 per un WE lungo (vedi foto) e non abbiamo avuto problemi particolari perché il vano è molto regolare (e anche ben rifinito). La Classe A è lunga solo 429cm (poco per una moderna segmento C) quindi Mercedes ha fatto delle scelte e comunque ha preferito dare un pò più di centimetri alle gambe di chi siede dietro piuttosto che al bagagliaio. Scelta condivisibile.

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CONFORT: 9

Personalmente credo sia uno dei migliori compromessi possibili fra esigenza di agilità dell’auto e confort puro. Conoscendo sia la C SportCoupé che la CLC (molto più mollemente confortevoli anche nelle versioni Sport, a scapito del piacere di guida) il lavoro di settaggio della ciclistica e del telaio fatto a Stoccarda è stato egregio. L’auto è confortevole pur in presenza di sospensioni tradizionali (non attive) e cerchi da 17” senza però rinunciare in reattività e sportività. Il cambio automatico morbido e progressivo, senza eccedere però troppo in fastidiosi trascinamenti, contribuisce a questa sensazione di confort. Comodi e appaganti gli interni e i sedili. Inficia un pò questo notevole livello un briciolo di rumorosità del 1.8 diesel (comunque più morbido e silenzioso del 2.0d BMW) e una certa secchezza del posteriore sulle sconnessione brevi. Nell’uso cittadino permangono i miei dubbi sull’abbinamento del motore diesel e lo Start&Stop che, rispetto al benzina, trasforma in una piccolo vibratore l’auto ad ogni ripartenza (comunque sempre meno che la BMW). Fosse stata una 200 benzina credo avrebbe meritato 9,5

MOTORE: 7,5

E’ difficile dare un giudizio al motore estrapolando dal discorso il fatto che non consumi praticamente niente (ne parlo meglio dopo). Senza quel parametro diventa un onesto turbodiesel 1.800cc da 136cv a 3600giri e 300nm di coppia a 1.600 giri. Quel poco che può dare lo da tutto subito (senza particolari lag) e bene (senza arrivare a punte di rumorosità da trattore). Muove i 1475kg (non pochi!) dell’auto con onesta agilità e non sembra mai in difficoltà. Se gli si tira il collo dimostra anche una certa grinta (mi piacerebbe provarlo su un auto con 300kg di meno) ma è inutile insistere con i giri. E un motore poco vistoso, sia in positivo che un negativo, ma è anche poco esigente di carburante e questo vale 1 punto in più perché non è del tutto “morto” e il rapporto prestazioni consumi è ottimo.

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ACCELERAZIONE: 7,5

I 136cv permetto una discreta accelerazione dato che la non indifferente massa di 1475kg che “soffoca” parecchio le prestazioni. Il valore dichiarato è di 9,2 secondi con il automatico 7G-DCT (e 9,3 con il manuale). Non è un fulmine, ma neppure “morta” è sufficiente per trarsi d’impaccio con relativa agilità.

RIPRESA 7,5

Non ho al momento nessun dato sui tempi di ripresa, ma fatto salvo un minimo di ritardo dovuto più al kick-donw dell’automatico che al lag della turbina, la macchina riprende velocità con insospettabile prontezza (vedi discorso sul peso/potenza non favorevole relativo all’acceleratore)

CAMBIO: 9

Non sono un amante dei cambi automatici, se l’avessi acquistata io l’avrei presa rigorosamente manuale. Premesso questo è giusto valutare il 7G-DCT a sette rapporti come un cambio automatico dalle buone qualità. Non è ancora a livello dell’8 marce di BMW a cui cede un pò di prontezza, e non è neppure uguale dal DSG del gruppo VW che su alcune auto mi è sembrato un pochino più preciso ma è decisamente un ottimo cambio automatico Doppia Frizione. E’ molto confortevole e abbastanza “intelligente” in quanto le uniche casistiche in cui fa un pò fatica a capire cosa fare e diventa un pò “ruvido” è nei rilasci nelle discese più ripide in quanto tende a massimizzare il freno motore anche quando non sarebbe necessario. I paddle per l’azionamento manuale sono solidali al volante e comodi da usare, ma a parte qualche minuto per vedere “l’effetto che fa”, ho lasciato perdere la ”modalità joypad Playstation” che se volevo veramente decidere io le marce mi prendevo un VERO manuale. Dopo un breve momento di apprendistato ho trovato decisamente comodo il fatto che il cambio avesse la leva al volante “all’americana” piuttosto che il simulacro di cambio sul tunnel degli automatici “europei”. Se il concetto del cambio automatico è che si deve muovere il meno possibile il braccio (destro) è molto più comodo allungare le dita dal volante, piuttosto che tutto il braccio come se fosse un cambio manuale ogni volta che si parcheggia o di fa retromarcia. Togliendo la leva dal tunnel centrale si guadagna anche in abitabilità e spazio a bordo.

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STERZO: 10

Non ricordo uno sterzo di Trazione Anteriore così buono da quando hanno iniziato a farli con lo servosterzo elettrico. Vero che 136cv sono un pò pochi per mettere in crisi il comando con ruote fumanti e sottosterzi di potenza (è una TA…), ma rimane comunque un esempio di ottimo bilanciamento fra le esigenze di confort e quelle di prontezza e comunicatività. Da un ottimo feeling a chi la guida tanto da rendere l’esperienza di guida persino più sportiveggiante di quello che è in realtà

FRENI: 9,5

Molto buoni, persino troppo per le nostre strade e in qualche caso il rallentamento deve essere modulato con una certa attenzione sia per una questione di confort dei passeggeri sia per non trovarti qualche ospite indesiderato dentro il portellone posteriore.

SU STRADA: 9,5

Accennavo al fatto che ho provato tutte e due le antenate “indirette” della nuova Classe A (C SC e CLC) e ho provato anche la vecchia Classe A. Date queste premesse non particolarmente “brillanti”, ma decisamente orientate al confort e/o allo spazio a bordo, NON era lecito aspettarsi una macchina così piacevole come la nuova W176. Si poteva “steccare” facendola troppo orientata al confort come da tradizione della Casa (ma non del segmento delle Compact Premium), eccedere in sportività come ha fatto BMW con la prima Serie 1 (poi corretta e stemperata) o, viceversa, dargli una taratura elettrodomestica e “buona per tutte le stagioni e gli acquirenti” come fa Audi da sempre. Invece no, ha saputo cogliere il meglio delle due concorrenti fondendolo insieme in un modo comunque decisamente personale e gratificante. E’ equilibrata e piacevole, confortevole ma non molle, sportiva ma non rigida. Con qualche cavallo in più meriterebbe il 10.

CONSUMO: 10

Il 1.8 turbodiesel della 200CDI ti fa dimenticare cosa siano le soste al distributore. I consumi dichiarati sono ottimi con 5,6 lx100km nel consumo urbano, 4,0 nell’extraurbano e 4,6 nel misto, ma spesso questi virtuosismi sono assolutamente utopici e/o raggiungibili con modalità ECON sia dell’auto che del “piede”. Invece la 200CDI consuma sempre e comunque poco anche senza particolari attenzioni…basta non tirargli il collo chiedendogli prestazioni che comunque non può dare e lasciare fare allo Start&Stop in città. Lasciando fare a lei e al suo cambio, sempre considerando che l’auto non pesa poco e comunque ha prestazioni che la spingono fino a 210km/ora e copre lo 0/100 in 9,2 secondi, si viene premiati con questi valori reali e verificati:

In città, in situazione di traffico pesante con velocità media oraria di 11Km/ora ho verificato un consumo di 7,6 litri/100km (non ho foto). In una situazione di traffico più scorrevole e 21km/ora di media, attraversando la sera Milano da sud a nord (e viceversa) il consumo è stato di 4,9 litri/100km

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Su strada statale (in 5 passeggeri e con il condizionatore acceso) ha fatto segnare una media di 4,3 litri/100km nei 60Km che dividono Soncino da Milano

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Si chiude in bellezza con uno strepitoso (IMHO) 4,5 litri/100km fatto sulla Milano Bologna lasciando lasciando andare l’auto ai 130 del Cruise Control (che però sono 125km/ora per il CB più preciso)

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PREZZO: 7,5

L’auto da me provata aveva un prezzo di listino di € 35.900 mentre la gamma della W176 parte da 22.900 euro e per essere una rappresentate della Triade Premium è un prezzo discreto. Ovviamente è più cara di qualsiasi generalista corrispondente (per esempio, pur montando il medesimo 1.5 turbo diesel, la Megane parte da 19.900 € mentre la Classe A da 24.100) ma questo è normale. A “demerito” del prezzo della Classe A, relativamente basso, ma comunque un auto al momento di successo, va detto che pur essendo una Trazione Anteriore costa poco di meno di una BMW Serie 1 TP che è ciclisticamente più raffinata e costosa. Mentre un grande merito della Mercedes è di aver saputo mantenere un prezzo decisamente più basso della A3 corrispondente, e considerato che Audi nasce su una piattaforma “spalmata” anche su 4.000.000 di VW/Seat/Skoda la forbice di prezzo è veramente assurda e ingiustificata (se non da puri motivi di marketing)

GARANZIA: 7

La garanzia della Casa è quella del compitino sufficiente: 2 anni completi si tutto. Notevole e meritorio i 360 mesi (30 anni!) di garanzia sulla corrosione. A pagamento ci sono varie soluzioni per estendere la copertura.

PREGI

  • E una macchina equilibrata e gratificante
  • Consumi
  • Sterzo

DIFETTI

  • Freno di stazionamento introvabile
  • Finiture
  • Dotazione clima

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